venerdì 13 gennaio 2012

2012: quale futuro ci attende?


Questo nuovo anno é stato preceduto da inquietanti annunci di catastrofi che colpiranno la Terra: inondazioni, terremoti, bombardamenti solari corroborati dall'interpretazione di predizioni di Nostradamus o dedotte dal fatto che quest'anno finirà la quinta era nel lungo calendario Maya.

Altre fonti parlano degli Illuminati e del Nuovo Ordine che finalmente uscirà allo scoperto e si preannuncia l'eliminazione di circa l'80% della popolazione mondiale.


Altri ancora parlano della Terza Guerra Mondiale che ben presto scoppierà e che distruggerà la maggior parte della Terra.


Siamo in una crisi profonda che coinvolge l'economia, la politica e le risorse energetiche e coinvolge il mondo intero.


L'Europa e l'America che facevano, la parte del leone, adesso hanno da fare i conti con la Cina che si é stabilita solidamente sulla ribalta monopolistica e che é in piena concorrenza per l'approvvigionamento delle risorse energetiche


La scena politica é oramai popolata da persone poco credibili e gli elettori non credono più alla codiddetta DEMOCRAZIA che in effetti é solo una parola vuota e priva di significato. Infatti con una scusa o l'altra i cittadini hanno visto molte libertà abrogate con la scusa del terrorismo, dell'evasione fiscale etc.


I media sono diventati una farsa e ci propinano notizie annacqaute o false.


Siamo obbligati ad accettare guerre ingiuste perché sanzionate dai "buoni" vedi Iraq, Afghanistan, etc. Nessuno ha mai spiegato la vera ragione della guerra in Rwanda, di 10 milioni di morti nel Congo solo dal 1996 ed il coltan, la guerra in Sudan, l'invasione in Libia, lo stillicidio oppressivo dell'Israele nel West Ban; solo nomino alcune delle vergogne che il potere e l'FMI ci fanno subire.


Qualunque cosa succeda nel prossimo futuro: catastrofe o cambiamento radicale, mi auguro che porti un rinnovamento nella nostra società, che ravvivi i valori di base per una società più giusta e meno materialista, una società che premi l'onestà e la sincerità e dia valore alla capacità ed al talento degli individui e magari vengano messe al bando le "celebrità" ed i programmi tipo "Grande Fratello"


Come si diceva nei '70: Riprendiamoci la vita!










martedì 10 gennaio 2012

Commosso addio a Monsignor Melezio Mauri

Da un commento ad un vecchio post di Marco Dell'Oca, pervenuto l'altra sera da un anonimo visitatore di questo blog, abbiamo appreso che Don Melezio Mauri, già Rettore del nostro Collegio fino al 1970, ha concluso il suo viaggio terreno nella notte fra venerdì e sabato scorsi. A quanto apprendiamo da un articolo su Provincia di Lecco, le esequie si sono tenute ieri a Suello (LC): il feretro, accompagnato dalla banda di Cesana, ha raggiunto la chiesa, gremita per l'ultimo saluto ad un sacerdote che - evidentemente - nei suoi 90 anni di vita e 65 di sacerdozio, ha saputo lasciare un segno profondo ed indelebile, non solo fra i suoi conterranei.
Naturalmente partecipiamo anche noi, seppur in ritardo, ai sentimenti ed al cordoglio di chi gli è stato vicino e gli ha voluto bene.
Chissà se qualche "vecchio compagno di ragioneria" lo ha saputo in tempo per partecipare? Ci farebbe piacere ricevere qualche commento al riguardo.

giovedì 22 dicembre 2011

E' passato quasi un anno

Sì, è proprio vero, l'ultimo post sul nostro Blog risale al Natale dell'anno scorso! Evidentemente questo 2011, caratterizzato dalla peggior crisi economica che la nostra generazione abbia avuto modo di conoscere, ha finito per inibire anche le voglie di "comunicazione moderna" del nostro gruppo de ragiunat.
Auspicando che il nuovo anno incombente possa sorprenderci in positivo, provo a riattaccare la spina del nostro blog inviando agli improbabili naviganti un caloroso augurio di BUONE FESTE!!!
Aspetto reazioni...

PS
C'è qualcuno in grado di raccontarci qualcosa sul progetto di recupero del nostro vecchio collegio che recentemente pare sia stato approvato dal Comune???

sabato 25 dicembre 2010

Buon Natale

Un augurio di Buon Natale e di un felice nuovo anno a tutti gli amici del blog da Marco e famiglia con amicizia e nostalgia.
Marco D. 

lunedì 15 marzo 2010

Obiettivo: Rilancio!

Mi sembrano maturi i tempi per un rilancio del nostro Blog, anche in coerenza con il suo "titolo": proporrei di darci un obiettivo di allargamento e coinvolgimento a componenti di altre classi del mitico Collegio S. Ambrogio. Io conto di partire dai "ragionieri del 1972", con i quali avevo iniziato la mia personale avventura (prima della sciagurata fase di abbandono e successivo pentimento), ma non dovrebbero mancare gli spunti e le occasioni di contatto di protagonisti di anni precedenti...
Da bravi "amministratori" potremmo darci un obiettivo: raddoppiare i frequentatori abituali del Blog entro l'estate! In fondo basterebbe un rapporto di coinvolgimento uno a uno... che ne dite?

sabato 9 gennaio 2010

I PRESEPI DI DON ISIDORO


Anzitutto Buon Anno a tutti!
Visitando una mostra di Presepi organizzata a Porlezza fra Natale e l'Epifania ho appreso che gran parte della collezione presentata era messa a disposizione da Don Isidoro Parietti! Le offerte dei visitatori andavano a sostegno delle sue iniziative in Brasile...


Che sorpresa!!! Dagli organizzatori ho poi saputo che lo stesso Don Isidoro era stato a Porlezza proprio un paio di giorni prima, ritagliandosi una pausa nella sua instancabile attività missionaria e non solo.


Credo sia doveroso ristabilire il contatto con lui e, magari, vedere se possiamo dargli una mano, che ne dite?

lunedì 30 novembre 2009

Il "nostro" collegio ispira un giallo


Porlezza: un romanzo ambientato nel collegio degli spettri
(da LaProvinciadiComo.it, nov 29th, 2009)
A Porlezza giace un collegio abbandonato, pigramente appollaiato su una bassa collina, che sovrasta l’intero paese con il suo profilo lugubre e antico. Fabio Fazio, giovane di Porlezza che due anni fa ottenne un successo insperato con il libro “Phobia”, parla così, nella sua nuova fatica letteraria, dell’ex collegio Sant’Ambrogio, per svariati decenni rinomata scuola della Curia milanese e invidiabile biglietto da visita per il paese. Il complesso, ora, è abbandonato da oltre trent’anni e per il giovane scrittore locale, che due anni su internet era stato confuso col più famoso e omonimo personaggio televisivo, ne ha tratto spunto per un romanzo da brivido, “Porlezza, segreti, incubi e deliri”, che verrà distribuito nelle librerie lunedì 7 dicembre. Il titolo è di per sé un programma. Dalla sua chiusura, il collegio è passato di mano in mano agli abitanti di Porlezza, ma nessuno sembra volersene disfare. Perché? A cosa può servire un edificio in quelle condizioni? Cosa succede dentro quelle vecchie mura? Sono le domande attorno alle quali si intrecciano le vite dei protagonisti del romanzo, che si ritrovano uniti per combattere il male nella sua forma primordiale. E lungo i tetri corridoi del collegio Sant’Ambrogio si consuma un viaggio che conduce a rivelazioni sconcertanti su Porlezza. Il libro di Fazio riporta insomma d’attualità una problematica che, col trascorrere del tempo, si rivela di sempre più difficile soluzione.

martedì 24 novembre 2009

WIRED - Storie Idee e Persone che cambiano il mondo

Da marzo di quest'anno è in edicola una nuova rivista, con focus su tecnologia e innovazione, alla quale d'istinto (e per ora senza pentimento) mi sono subito abbonato. Sull'onda del rapido successo della versione americana, anche in Italia la rivista sembra aver trovato terreno fertile, suscitando l'interesse di lettori molto diversi tra loro ma, probabilmente accomunati dalla voglia o dal bisogno di "stare a cavallo" dei profondi cambiamenti in atto nella nostra società.
Che ne dite di dare un'occhiata? La lettura non è detto che sia sempre agevole, specie considerando il "profilo medio" e la media attitudine/interesse per i temi tecnologici di noi ragionieri del '73, ma credo che possa costituire uno stimolo significativo, almeno per quelli di noi che vogliono (o che sono "costretti") a prolungare l'impegno attivo in un contesto sociale che enfatizza il paradosso "troppo giovani per... troppo vecchi per..." e che valorizza sempre più le capacità innovative e la flessibilità.
Se darete un'occhiata al numero di novembre (n. 9), non perdetevi l'editoriale (riflessione sul posizionamento dell'Italia in quanto a innovazione) e la storia di successo del nuovo re della silicon valley, Lorenzo Thione, giovane comasco che ha inventato un motore di ricerca meglio di google! Ennesima storia di grandi talenti che sbocciano troppo spesso quando si allontanano dal nostro Paese...
Che ne dite?

giovedì 17 settembre 2009

Ventenni senza lavoro e senza studio - I rischi di una generazione "stritolata"

Sfogliando il Corriere di oggi mi sono soffermato su un articolo di Maurizio Ferrera ("Ventenni senza lavoro: i rischi di una generazione "stritolata" http://www.corriere.it/economia/09_settembre_17/economia_futuro_giovani_in_trappola_ferrera_ff556152-a350-11de-a213-00144f02aabc.shtml ) che ho subito pensato di portare all'attenzione del nostro gruppo. La difficoltà dei giovani a reperire un lavoro "stabile" a studi terminati è uno dei temi che mi ha preso di più negli ultimi anni, anche se sul fronte strettamente famigliare debbo registrare che i miei figli non hanno dovuto patire troppo a lungo la condizione di precariato che sembra affliggere un gran numero di giovani come loro.
Credo di poter dire che noi, che pure in assoluto avevamo meno cose (e forse meno supporti), potevamo guardare al futuro con meno incertezze e con più prospettive di quelle che sembrano avere i ragazzi di oggi.
Cosa ne pensano i "ragionieri del 73"? Come vivono e interpretano questa "emergenza"?

domenica 13 settembre 2009

Favolosi anni '70

L'ultimo intervento prima della pausa estiva è stato mio. Mi sembra giusto che dopo le vacanze, a campionato ripreso ed alla vigilia del nuovo anno scolastico, mi prenda ancora un pò di spazio......

Dal libro di Umberto Ambrosoli che ripercorre le vicende che hanno portato all'assassinio del padre, oltre ad un'analisi degli avvenimenti successi negli anni '70:

"Per i giovani che leggono oggi è una distanza grande: pari a quella che separava i ragazzi d'allora dal secondo conflitto mondiale.......

....Più cose si cercano di capire degli anni Settanta, più se ne comprende la complessità, il carattere proteiforme: diversi a seconda di come li si guarda, di cosa si guarda e si cerca. Anni nobili e tremendi, di speranza e di tragedia insieme.....

....Muovendo lo sguardo da quei giorni all'oggi, mi sembra che l'unica vera differenza stia in una maggiore sfrontatezza: gli interessi illegittimi non sono sempre così occulti e dissimulati forse perchè certi comportamenti non sono più oggetto di riprovazione da parte della società, e anche perchè si può contare sull'assenza di una reazione....."

Tanti spunti di riflessione su quegli anni in cui io e i miei coetanei eravamo presi a studiare, diplomarci, cercare un lavoro, metter su famiglia, farsi una posizione. Non tutto è stato analizzato a suo tempo e visto nella sua giusta prospettiva.

Per questo trovo che questo libro, come l'anno scorso quello di Mario Calabresi dal delicato titolo "Spingendo la notte più in là", arricchisce la memoria e rinnova le emozioni. Sono le testimonianze degli avvenimenti più tragici, visti dalla parte delle vittime.