sabato 9 gennaio 2010

I PRESEPI DI DON ISIDORO


Anzitutto Buon Anno a tutti!
Visitando una mostra di Presepi organizzata a Porlezza fra Natale e l'Epifania ho appreso che gran parte della collezione presentata era messa a disposizione da Don Isidoro Parietti! Le offerte dei visitatori andavano a sostegno delle sue iniziative in Brasile...


Che sorpresa!!! Dagli organizzatori ho poi saputo che lo stesso Don Isidoro era stato a Porlezza proprio un paio di giorni prima, ritagliandosi una pausa nella sua instancabile attività missionaria e non solo.


Credo sia doveroso ristabilire il contatto con lui e, magari, vedere se possiamo dargli una mano, che ne dite?

3 commenti:

Flavio1954 ha detto...

forse finalmente riusciro' ad essere anch'io attivo sul blog...
Ho visto i presepi di Don Isidoro. La mostra mi ha aperto una...porta sul passato, non troppo recente...ed il desiderio di rivedere Don ISidoro ed i vecchi amici...
Spero anche di superare le piu che giustificate critiche dell'amico Capelli, che da bravo "pensionato" mi bacchetta a dovere.

Egle ha detto...

E' stato sorprendente avere notizie di don Isidoro dopo tanti anni, saperlo missionario invece non mi ha sorpresa.
La sua figura di educatore e guida spirituale in quegli anni al Collegio fu molto apprezzata dagli studenti e certamente egli s'impegnò a farli diventare adulti consapevoli.

Il suo studio era pieno di volumi che stimolavano le letture.
Mi regalò dei libri. Non trattavano di religione né di teologia, ma di valori civili, impegno, responsabilità e disuguaglianze. Negli anni successivi, le mie opinioni si formarono non lontano da quelle tracce.
Anche col cinema provò ad appassionare noi giovani studenti. Ci avvicinò al cineforum, a Carlazzo ci fece assistere alla visione di "Il posto delle fragole", scelta un pò impegnativa per ragazzi disimpegnati, ma oggi possiamo dire di aver approcciato negli anni giovanili un classico da cineteca.

Nel suo studio vidi per la prima volta il volume "Lettera a una professoressa" che in quell'ambiente rigido e tradizionalista a quei tempi doveva suonare un pò blasfemo. Probabilmente una lettura riservata più a sè che ai ragazzi.

Mi associo volentieri al suggerimento di Luciano per fare qualcosa di concreto.
La scelta di Porlezza per esporre i suoi presepi è casuale o nel tempo ha mantenuto i contatti con quei luoghi?
Stavolta le doti di segugio di Luciano non sono state necessarie per ritrovarlo, forse lui ha ritrovato noi........

Luciano ha detto...

Rileggendo il commento di Egle, quasi stupito per l'ampiezza e la freschezza dei ricordi, mi accorgo che ci sono cose, e domande, che sono rimaste in sospeso. Riguardo alla domanda, credo che la scelta di Porlezza per la mostra dipenda dalle solide relazioni mantenute con persone del luogo che hanno sostenuto l'impegno missionario di Don Isidoro; Per le cose concrete da fare, raccoglierei volentieri i vostri spunti...