
Mettendo a frutto una dritta di Giorgio e le informazioni raccolte in una visita a Giancarla, per anni segretaria presso il nostro Collegio, giovedì sono finalmente riuscito a stabilire il contatto con il Prof. Morandi. E' stato emozionante, vi assicuro, riconoscere la sua voce al telefono e ritrovarsi in breve a chiacchierare come vecchi amici, come probabilmente non potevamo fare allora, come se il tempo non fosse passato davvero. La mattina, mentre pensavo a come e quando andarlo a trovare, ho ricevuto un suo sms: "Ho bisogno del tuo recapito postale. Grazie". Aveva già visto il Blog e scritto questa lettera per noi.
Ma la posta ad Abbiategrasso sembra non arrivare mai, ed allora ho colto l'occasione di un impegno di lavoro a Busto per "allungarmi" fino a Cairate, dove credo viva da sempre.
Per più di un'ora abbiamo scavato nei ricordi, con l'aiuto di foto e fogli vari che, pezzo per pezzo, sono andati a sistemarsi in un quadro che lascia ampi margini di affinamento...
Ci siamo poi lasciati con la promessa di rivederci, magari a Porlezza, con gli amici che sarà possibile coinvolgere; sono sicuro che l'armonia che ho respirato a casa loro Gian Piero e la moglie Rosa siano disponibili a condividerla con tutti noi.
Noto che il nostro Prof ha indicato il suo indirizzo in calce alla lettera... A me pare un invito a scrivergli, che ne dite?
Ma la posta ad Abbiategrasso sembra non arrivare mai, ed allora ho colto l'occasione di un impegno di lavoro a Busto per "allungarmi" fino a Cairate, dove credo viva da sempre.
Per più di un'ora abbiamo scavato nei ricordi, con l'aiuto di foto e fogli vari che, pezzo per pezzo, sono andati a sistemarsi in un quadro che lascia ampi margini di affinamento...
Ci siamo poi lasciati con la promessa di rivederci, magari a Porlezza, con gli amici che sarà possibile coinvolgere; sono sicuro che l'armonia che ho respirato a casa loro Gian Piero e la moglie Rosa siano disponibili a condividerla con tutti noi.
Noto che il nostro Prof ha indicato il suo indirizzo in calce alla lettera... A me pare un invito a scrivergli, che ne dite?
14 commenti:
Un'emozione al limite della commozione.
Il prof. Morandi ha trovato le parole giuste per esprimere anche il mio stato d'animo alla lettura della sua lettera.
E per me, quando ci si emoziona, si rimane giovani, indipendentemente dall'età.
E se dietro di sè si lascia una scia di bei ricordi come è successo a lui, è ancora più bello.
Non importa se i volti sfuggono, rimane anche qualcosa di tangibile, per esempio il voto in matematica sulla mia pagella è il suo.
Grazie Luciano per la tua instancabile costanza.
Un saluto a tutti
ANCHE DA PARTE MIA UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE A LUCIANO PER AVERMI DATO LA POSSIBILITA' DI PARLARE CON UNA PERSONA A CUI ERO MOLTO LEGATO E CHE ANCORA ADESSO QUANDO FACCIO I COMPITI DI MATEMATICA CON MIA FIGLIA MI RITORNA ALLA MENTE. SPERO DI POTER RIVEDERE AL PIU' PRESTO L'UNICO VERO PROFESSORE DI MATEMANTICA CHE HO CONOSCIUTO E DI DIRGLI DIRETTAMENTE:
"UN GIORNO TURIDDU MAROTTA ENTRO' NELLA TRATTORIA DEL SORCIO VERDE..."
GRAZIE LUCIANO, SALUTI A TUTTI..AUGURI ALLE DONNE PER DOMENICA... GIANNI
Chi è Turiddu Marotta?
Una sera, durante le feste di Natale, ci siamo visti con Luisa a casa di Gianni che si ricordava come Morandi introducesse i problemi alla lavagna con questa frase rituale: un giorno Turiddu Marotta entrò nella trattoria del sorcio verde...
Quando ho incontrato Morandi, sono sceso dalla macchina e gli ho subito passato il mio cellulare: in linea c'era Gianni, al quale avevo chiesto di "sparare" quella frase per vedere se anche il Prof. se la ricordava...
Non so come mi vengano in mente queste cose, ma è una fase così!
Ciao a tutti!
egle adesso ti ricordi l'introduzione dei nostri problemi di matematica? e quando Comis è entrato in classe dicendo che voleva interrogare "DESTRA ACCOMPAGNATA" e nessuno indovinò chi fosse costui che doveva essere interrogato? DA GIANNI, CHE NON SA LA SUA PASSWORD X METTERE IL SUO OME
Scusa Gianni ma chi é Comis?
Molte cose le ho dimenticate.
Compreso "Turiddu Marotta" e "Destra Accompagnata" (prima o poi ci svelerai l'indovinello?!).
Però ho ben presente chi volesse interrogare il prof. Comis quando chiamava: "TORDELLO"!
Vi rammentate il motivo per il quale il prof.Comis fosse così appassionato di anagrammi?
Ciao Gianni.
ciao Lore...stai bene? il professor comis è stato il professore del nostro ultimo anno di matematica(terza ragioneria)adesso capisco perchè lui diceva "destra acccompagnata" quando voleva interrogare "Mancassola"essendo appassionato di anagrammi come dice Egle.
DESTRA....MANCA
ACCOMPAGNATA...SOLA.
Tordello invece chi era??? non me lo ricordo...sempre Gianni perchè non so la password
Gianni grazie per la chiarifica. Mi ricordo il prof Comis di faccia, pero' mi ero scordata il suo cognome, Non fungeva anche da preside?
Peraltro andavo a casa sua per delle ripetizioni con un paio d'altri compagni di scuola, ma non ricordo chi.
Ricordo che era appassionato di trenini in miniatura ed aveva un gran tavolo con una ferrovia completa con stazioni, binari, scambi ed un panorama (non trovo il vocabolario in questo momento e non mi viene la parola adatta nella mia madre lingua).
Se puo' consolarti: tu hai scordato la password, io mi sono scordata meta' lessico italiano, inclusa la grammatica,
Ciao a tutti
Il prof. Comis era un esperto di anagrammi essendo stato, come lui asseriva, durante il periodo militare impegnato in un reparto dove svolgeva la codifica (o decodifica) dei messaggi in codice.
Una cosa, si direbbe oggi, da agente segreto o controspionaggio.
Gli era rimasta evidentemente questa mania di giocare con le lettere in una mente matematica.
Ecco spiegato l'anagramma:
TOR...DELLO
DELLO...RTO
E' una stupidaggine di cui mi ero totalmente dimenticata. Gli anni possono fare anche brutti scherzi.
Ciao
complimenti ad entrambe x la meoria...ricordarsi dopo tanti anni ancora tutte queste cose vuole dire che anche per voi gli anni del collegio sono tutt'ora un bel ricordo. spero che lore sarà presente al prossimo incontro...ciao a tutti...gianni
Anch'io andai dal Prof. Comis per qualche ripetizione di matematica. Con me non usava formule particolari o anagrammi; ricordo che con la sua tipica leggera balbuzie mi tacciava di essere un "be-beduino" e, quel che è peggio, lo diceva anche a mio padre quando gli portavamo la birra...
E' vero, era un appassionato di trenini e ricordo che la sua personale ferrovia era una vera meraviglia!
E' mancato molti anni fa, ma dopo questi commenti mi sembra di rivederlo...
Grazie ragazzi!
Obe .. obe ... o beduini, vi svito gli occhi
chi è l'anonimo che ha commentato x ultimo??? Gianni
Posta un commento