Penso che sarebbe bello e interessante favorire il recupero della relazione con i nostri Prof. di allora...
In attesa di stabilire i contatti possibili, richiamo l'attenzione del gruppo su un contributo storico, curato dal Prof. Alverio Gualandris, sul nostro Collegio.
Ecco cosa ha scritto, nell'ambito di un lavoro a più mani su Porlezza:
COLLEGIO ARCIVESCOVILE S. AMBROGIO --A.G.--
Nel 1579 il Padre Guardiano di Lugano, frate Dionigi Scansa di Milano, passò da Porlezza e, visto dai terrieri, fù pregato di fermarsi e tenere alcune prediche. Fermatosi in loco per predicare la Quaresima, se ne andò da Porlezza portandosi nell'animo il desiderio espressogli dagli abitanti: dare cioè a Porlezza un Convento Cappuccino. Tale desiderio fù accolto dal Capitolo che si tenne a Bergamo nel 1580, essendo Generale dell'ordine il Padre Geronimo da Montefiore. L'Arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, con decreto 15-12-1580 concedeva ai Cappuccini il permesso di edificare il Convento e, il 20-7-1582, stabilì che la Comunità della Valsolda fosseliberata da alcuni obblighi verso Porlezza e provvedesse invece i mezzi per fabbricare il convento, e sborsasse "una tantum" 150 scudi di oro. Tale somma comprendeva pure le 180 lire imperiali, tributo di quell'anno dovuto dalla Valsolda all'Arcivescovo, a titolo di Feudo. La chiesa del Convento venne consacrata dall' Arcivescovo Gaspare Visconti il 9-7-1595. Venuti i francesi in nome della libertà ad occupare la Lombardia, soppressero con gli altri questo convento dei Cappuccini che fù acquistato da Giuseppe del Torchio, sindaco apostolico del Convento, con l'intento di conservare l'edificio in caso di ritorno dei Cappuccini. Sotto il governo degli austriaci, il Convento fù ridotto ad abitazione dei poveri coloni, mentre la chiesa era già passata in proprietà della Fabbriceriadi Porlezza. Nel 1876 un nipote di Giuseppe del Torchio, Saini Domenico, venne in possesso dell'ex Convento e, dopo averlo adattato ed ampliato, lo affittò al cav. Vanetti che vi istituì un Collegio-convitto maschile con scuole tecniche e commerciali. In occasione della visita pastorale tenuta in zona nel 1895 dal Cardinale Andrea Ferrari, la signora Maddalena Saini, figlia di Domenico, cedette la proprietà all'Arcivescovo intitolato a S.Ambrogio, patrono della Diocesi, di cui in quell'anno ricorreva il 15° centenario della morte. Da allora il Collegio accolse migliaia di ragazzi non solo della zona, ma anche provenienti dalle città Lombarde e dalla vicina Svizzera. --A.G.--
martedì 25 novembre 2008
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