giovedì 26 febbraio 2009

Eccolo il Prof. Morandi! E ci scrive di nuovo...


Mettendo a frutto una dritta di Giorgio e le informazioni raccolte in una visita a Giancarla, per anni segretaria presso il nostro Collegio, giovedì sono finalmente riuscito a stabilire il contatto con il Prof. Morandi. E' stato emozionante, vi assicuro, riconoscere la sua voce al telefono e ritrovarsi in breve a chiacchierare come vecchi amici, come probabilmente non potevamo fare allora, come se il tempo non fosse passato davvero. La mattina, mentre pensavo a come e quando andarlo a trovare, ho ricevuto un suo sms: "Ho bisogno del tuo recapito postale. Grazie". Aveva già visto il Blog e scritto questa lettera per noi.
Ma la posta ad Abbiategrasso sembra non arrivare mai, ed allora ho colto l'occasione di un impegno di lavoro a Busto per "allungarmi" fino a Cairate, dove credo viva da sempre.
Per più di un'ora abbiamo scavato nei ricordi, con l'aiuto di foto e fogli vari che, pezzo per pezzo, sono andati a sistemarsi in un quadro che lascia ampi margini di affinamento...
Ci siamo poi lasciati con la promessa di rivederci, magari a Porlezza, con gli amici che sarà possibile coinvolgere; sono sicuro che l'armonia che ho respirato a casa loro Gian Piero e la moglie Rosa siano disponibili a condividerla con tutti noi.
Noto che il nostro Prof ha indicato il suo indirizzo in calce alla lettera... A me pare un invito a scrivergli, che ne dite?

venerdì 20 febbraio 2009

Grazie Marco!

Fedele a uno dei suoi principi base (poche chiacchiere, meglio fare...) Marco non perde occasione per migliorare il lay out del nostro Blog!
Trovo giusto un grazie "pubblico", condiviso come l'apprezzamento di tutti i visitatori del Blog, quelli abituali e quelli che danno solo una occhiata ogni tanto...

sabato 14 febbraio 2009

Chi ha notizie del Prof. Morandi?

Ciao ragazzi, finalmente sono anch'io in rete! Sto prendendo confidenza con il mio nuovo PC e con la navigazione e sono ormai pronta per il mio primo post. Leggendo l'articolo del Prof. Morandi mi è venuto da pensare che sarebbe interessante riuscire a contattarlo ed a coinvolgerlo. So che Luciano sta già facendo dei tentativi, ma cosa ne dite se gli diamo una mano? A me pareva che venisse dalle parti di Luino mentre Gianni , Luciano e altri ricorderebbero Tradate o giù di lì... Qualcuno ha ricordi diversi o confermanti?
Un abbraccio forte a tutti!
Luisa

giovedì 5 febbraio 2009

Ma noi come l'abbiamo vissuto il '68?


Credo si possa affermare che pochi argomenti abbiano alimentato dibatti e confronti, quando non dei veri e propri scontri, come il sessantotto:

Avendo dormito negli ultimi quarant'anni (o facendo una "banale" ricerca su Wikipedia) ci si potrebbe limitare a definirlo come il numero naturale dopo il 67 e prima del 69; un numero composto, coi seguenti divisori: 1, 2, 4, 17 e 34, quindi un "numero difettivo", dato che la somma dei divisori è 58, minore di 68; per i patiti della matematica è un numero "nontotiente" (i curiosi possono provare a contattare l'autore dell'articolo a fianco...), mentre per chi ama le curiosità possiamo dire che, in gradi Celsius, è la temperatura ideale per sviluppare la pellicola in bianco e nero...

Ma per chi è stato sveglio almeno a tratti è quasi impossibile non coniugare subito "il sessantotto" al fenomeno sociale che, facendo ancora prudentemente riferimento a Wikipedia, troviamo definito così:
"... Il Sessantotto (1968) è stato per molti versi un anno particolare, nel quale grandi movimenti di massa socialmente disomogenei (operai, studenti e gruppi etnici minoritari) e formati per aggregazione spesso spontanea, attraversarono quasi tutti i paesi del mondo con la loro carica contestativa e sembrarono far vacillare governi e sistemi politici in nome di una trasformazione radicale della società... Il Sessantotto è stato un movimento sociale e politico ancora oggi controverso: molti sostengono che sia stato il movimento che ci ha portato ad un mondo "utopicamente" migliore e molti altri sostengono invece il contrario ovvero che sia stato un movimento che ha spaccato e distrutto la moralità e la stabilità politica mondiale..."

Noi eravamo più o meno a cavallo fra le Medie e le Superiori, e a me capita spesso di provare a ricordare se e quando anche noi ci siamo resi conto di vivere all'interno di un momento così "importante"... La mia impressione è che la nostra valle fosse un po' lontana e che sia stata raggiunta dai venti della protesta solo parecchio tempo dopo quel febbraio 1968...

Conto di nuovo sul vostro aiuto per mettere a fuoco meglio anche questi ricordi e propongo al Gruppo un documento, una lettera di uno dei nostri Prof, pubblicata sul numero del giornalino del Collegio (Ieri e Oggi) di aprile 1968, più di un mese dopo le prime grandi manifestazioni davanti alle università...